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mercoledì 1 febbraio 2012

Nevicata di gol e spettacolo, nonostante 4 rinvii


Se la neve ci ha impedito di guardare ben 4 partite in programma, quelle giocate quest’oggi hanno pienamente compensato la mancanza, regalandoci gol (19 in 5 partite) e spettacolo.
Diego Milito, poker al Palermo. AnsaLa notizia che più salta all’occhio guardando la classifica è che la Juventus, unica “big” a non scendere in campo, mantiene salda la vetta, favorita dal mancato sorpasso dei rossoneri, poiché sconfitti per 2-0 all’Olimpico da una Lazio più rivoltata che mai, orfana del Kaiser Klose, che sfata incredibilmente il tabù Milan, dopo 14 anni di malocchio. In questo modo la squadra di Reja sveglia il campionato, manda un sms al podio momentaneo, Juve, Milan e Udinese, dicendo: <<Guardate che ci sono anch’io!>> e staccando l’Inter al 4° posto, fermata nella più incredibile delle partite: sotto, e anche sopra, date le condizioni di San Siro, la neve, Milito e Miccoli si rigenerano completamente, 4 gol per l’argentino, 3 gol per l’italiano, ma tra i due litiganti si intromette Mantovani, che con la sua rete (a dire il vero, la prima della gara) stabilisce un 4-4 che funge da spot per il calcio e per le mille emozioni che può regalare, ma anche da freno per quella che si può considerare, la rincorsa nerazzurra allo scudetto. Pare assurdo pensare che quando un giocatore mette a segno un poker, non riesce a regalare alla squadra la vittoria, e che una squadra, il Palermo, che nell’arco di un girone ha segnato solo due gol in trasferta, non appena riesce anch’essa a segnarne quattro, torni a casa con un solo punto. Tra l’altro, uno dei due gol segnati all’andata, era un autogol.
Autogol che ha deciso di farsi la Roma, auto-punendosi al Sant’Elia (a cosa serve fare lo stadio nuovo se non ci va nemmeno un tifoso?) regalando disattenzioni difensive degne dei più nostalgici “Zemaniani”, e altrettanti errori in fase realizzativa, senza riuscire a segnare in 45 minuti d’assedio, concedendo anche il gol del 4-2 negli ultimi minuti, merito dello splendido lavoro di Ibarbo, sempre più centometrista.
L’Udinese pare aver cosparso di polvere magica lo stadio del Friuli, dove ha vinto e vince sempre, tranne in occasione della partita con la Juve. Ha un che di fantascienza la storia di Michele Pazienza, tornato all’Udinese, e dopo neanche 2 minuti sigla la sua prima rete in bianconero. Dall’altro canto, il Napoli pare non aver ripassato, il Cesena lo interroga, ed ecco l’ennesimo pareggio; viziato sì, da errori arbitrali, ma fatto sta che i partenopei non riescono più a vincere, e ora la vetta dista ben 14 punti, con la Juventus che ha una partita in meno. Domani, tempo permettendo, sotto con Novara-Chievo, in attesa di questi quattro recuperi, che più di tanto non ci hanno fatto disperare..
Walter Mazzarri in camicia. Ansa

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