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mercoledì 23 novembre 2011

La partita dell'Onore


Un gran paradosso quello del Milan, che esce tra gli applausi di San Siro: vale molto di più questa sconfitta casalinga che il pareggio di settembre al Camp Nou. I campioni d’Italia e di Spagna non hanno giocato tanto per la classifica, bensì per l’onore e le gloria, delle notti di champions. Nonostante il Milan avesse a disposizione solo la vittoria per centrare il primo posto nel girone, e quando ormai la rimonta pareva impossibile, il Milan non si è disunito e ha continuato ad attaccare in modo generoso, facendo divertire noi e tutti i presenti allo stadio.
Si è trattata tuttavia di un’ennesima prova di forza dei Blaugrana, che dimostrano di essere la miglior squadra del mondo, anche senza pedine fondamentali come Iniesta e Piqué. Un possesso palla quasi del 60%, che ha portato i vari Messi, Xavi e Villa più volte davanti ad Abbiati. Per primo ci ha pensato Van Bommel a portare in vantaggio il Barça, con una sfortunata deviazione sul tiro di Keita, e poi Messi, calciando due volte un rigore assegnato dopo che Aquilani aveva affossato Xavi (si tratta del primo gol della Pulce alle squadre italiane, arrivato solo al sesto incontro). In mezzo, la prima rimonta rossonera firmata dal peggior affare della storia catalana, Ibrahimovic. Ma il Milan non demorde, e con Boateng, che segna solo goal bellissimi, trova il secondo pareggio della serata. Xavi, che ci teneva a segnare un gol, dato che il primo è risultato essere un’autorete, ha poi messo in cassaforte il primo posto nel girone, sfruttando al meglio un taglio di Messi. L’imbarcata è stata evitata dai diavoli rossoneri, ma hanno rischiato più volte di subire grossi contraccolpi, non fosse stato per i salvataggi di Abate e Abbiati. Il Milan esce da questa sfida a testa alta, ma secondo, il Barcellona con la consapevolezza di avere dei difetti in fase difensiva, ma di essere ancora irraggiungibile.
Intanto, la serata di Champions non ha regalato molti gol, non fosse stato per il tragico Genk, che ne prende 7 dal Valencia, inguaia sempre di più Villas Boas sulla panchina del Chelsea, e promuove il Porto dopo aver sofferto per più di un’ora con lo Shakhtar. Le situazioni sono ormai tutte delineate, aspettiamo con ansia l’arrivo delle vere notti europee, quelle per cui vale la pena stare svegli fino a tardi!

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