Un gran paradosso quello del Milan, che esce tra gli
applausi di San Siro: vale molto di più questa sconfitta casalinga che il
pareggio di settembre al Camp Nou. I campioni d’Italia e di Spagna non hanno
giocato tanto per la classifica, bensì per l’onore e le gloria, delle notti di
champions. Nonostante il Milan avesse a disposizione solo la vittoria per
centrare il primo posto nel girone, e quando ormai la rimonta pareva
impossibile, il Milan non si è disunito e ha continuato ad attaccare in modo
generoso, facendo divertire noi e tutti i presenti allo stadio.
Si è trattata tuttavia di un’ennesima prova di forza dei
Blaugrana, che dimostrano di essere la miglior squadra del mondo, anche senza
pedine fondamentali come Iniesta e Piqué. Un possesso palla quasi del 60%, che
ha portato i vari Messi, Xavi e Villa più volte davanti ad Abbiati. Per primo
ci ha pensato Van Bommel a portare in vantaggio il Barça, con una sfortunata
deviazione sul tiro di Keita, e poi Messi, calciando due volte un rigore
assegnato dopo che Aquilani aveva affossato Xavi (si tratta del primo gol della
Pulce alle squadre italiane, arrivato solo al sesto incontro). In mezzo, la
prima rimonta rossonera firmata dal peggior affare della storia catalana,
Ibrahimovic. Ma il Milan non demorde, e con Boateng, che segna solo goal bellissimi,
trova il secondo pareggio della serata. Xavi, che ci teneva a segnare un gol,
dato che il primo è risultato essere un’autorete, ha poi messo in cassaforte il
primo posto nel girone, sfruttando al meglio un taglio di Messi. L’imbarcata è
stata evitata dai diavoli rossoneri, ma hanno rischiato più volte di subire
grossi contraccolpi, non fosse stato per i salvataggi di Abate e Abbiati. Il
Milan esce da questa sfida a testa alta, ma secondo, il Barcellona con la
consapevolezza di avere dei difetti in fase difensiva, ma di essere ancora
irraggiungibile.
Intanto, la serata di Champions non ha regalato molti gol,
non fosse stato per il tragico Genk, che ne prende 7 dal Valencia, inguaia
sempre di più Villas Boas sulla panchina del Chelsea, e promuove il Porto dopo
aver sofferto per più di un’ora con lo Shakhtar. Le situazioni sono ormai tutte
delineate, aspettiamo con ansia l’arrivo delle vere notti europee, quelle per
cui vale la pena stare svegli fino a tardi!
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