Intorno a Vinovo circola un entusiasmo inconsapevole, quasi
fastidioso ai bianconeri. L’obiettivo di Conte e giocatori è quella di tenere bassi
gli animi, evitare di pronunciare la fatidica parola “Scudetto” e posizionarsi
ben al di sotto delle vere aspettative. La Juve sta acquisendo consapevolezza
dei propri mezzi, ma non bisogna dimenticarsi di come anche gli ultimi due anni
iniziarono in modo simile, ma culminarono entrambi con un misero settimo posto.
La differenza quest’anno sembra la stia facendo Antonio Conte, Capitano del
passato, allenatore e trascinatore nel presente, la sua grinta, e il suo credo
ossessivo riguardo al lavoro. I giocatori hanno capito che se non si da il 200%
in allenamento, domenica non si gioca; i giocatori cosiddetti gregari sembrano
trarne un grosso beneficio, come Pepe, sempre più simile al soldatino Di Livio,
e anche giocatori noti per la loro superficialità stanno mostrando enormi
margini di miglioramento: Vucinic ormai è abituato a tornare in difesa per
recuperare il pallone, e far così ripartire l’azione.
Che sia questo l’anno buono della Juve? L’anno della
definitiva rinascita? A Torino non ne vogliono parlare, almeno fino a Dicembre,
quando si tireranno le prime somme; intanto noi ci godiamo questa Juventus
lavoratrice ma spumeggiante, e aspettiamo con ansia l’anticipo di sabato sera
allo stadio Olimpico.
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