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martedì 22 novembre 2011

El MatadORO!



Piange lacrime di gioia, il San Paolo; i sui fumogeni illuminano la gloriosa notte partenopea, e italiana. Azzurri contro azzurri, italiani contro “italiani”: questa volta a Mancini non ha portato bene lo stadio di San Gennaro. E’ stata la serata napoletana più bella, dai tempi di Maradona, quando si vinceva il primo tricolore meridionale. Un Napoli che dal solito Matador, autore di una doppietta, che però tale non sembra,  analizzando il primo gol, e da un Pocho in forma strepitosa, viene trascinato verso un destino di cui solo egli stesso è padrone. Se il Napoli dovesse vincere al Madrigal, sarebbe la terza squadra italiana su tre a staccare il biglietto per gli ottavi, poco importa se da seconda qualificata. I 60mila del San Paolo più gli undici Leoni in campo, rispediscono a casa gli inglesi, seppur a testa alta, che avevano trovato il pareggio con il micidiale Balotelli, più volte vicino al raddoppio, non fosse stato per De Santis in versione Superman.
Mancini avrà pure avuto il lusso di tenere in panchina gente come Aguero, Nasri e Johnson, ma Mazzarri dal canto suo ha ottenuto una prova magistrale dei suoi, frutto del Cuore, più che della tecnica. I padroni di casa hanno infatti avuto più occasioni per chiudere il discorso sul 3 a 1, ma nè il palo, nè Hart hanno voluto regalare questa ennesima soddifazione. Vabè, l’importante è che siano arrivati i tre punti, e che l’Italia piano piano stia dimostrando il suo valore in Europa, con un Napoli che ha speso 1/60 rispetto al City negli ultimi anni, ma ha mostrato che con la determinazione si può arrivare ovunque.
Le altre partite europee hanno regalato spettacolo, chi più, chi meno, (basti guardare il gruppo D: 8 gol in una partita, 0 nell’altra), poche sorprese, se non il pareggio casalingo dello United, e la sofferenza nerazzurra nella fredda Trebisonda. Ma questa è una notte da incorniciare, per tutto il calcio italiano, comunque vada a finire.

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