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martedì 24 gennaio 2012

Juventus straripante: primo gol di Del Piero nella nuova casa bianconera


La Juventus di Conte guarda il cielo e ammira le stelle, sperando di acciuffarne qualcuna: gli obiettivi sono una d’argento per la Coppa Italia e una d’oro per il campionato (considerando gli scudetti vinti sul campo dalla Juve di Capello), per raggiungere così la terza. E oggi la Coppa Italia ha regalato uno spettacolo degno della migliore FA Cup o della Copa del Rey; uno Juventus Stadium, per l’ennesima volta stracolmo, ha assistito ai bianconeri dominare la Roma di Luis Enrique e vincere per 3-0, raggiungendo così la semifinale, di una coppa che manca alla famiglia Agnelli dal 1995, troppo tempo per chi in bacheca già ne possiede nove.
Entrambe le squadre applicano un turnover non troppo ostentato, mostrando così l’interesse per la competizione. Conte schiera Pirlo, Marrone, Giaccherini ed Estigarribia nella linea di centrocampo, aggiungendo anche Lichsteiner formando così un reparto a cinque, e Del Piero a supporto di Borriello in attacco; dal canto suo l’allenatore spagnolo propone il tridente d’attacco Bojan-Totti-Lamela, e a centrocampo Gago, Pjanic e Simplicio.
La partita comincia subito in discesa per i bianconeri quando una palla di Marrone taglia tutto il campo e lancia Giaccherini da solo contro Stekelenburg, che di sinistro gonfia la rete per la seconda volta consecutiva dopo il gol contro l’Atalanta. La Roma pare accusare il colpo, e i soli a cercare la via del gol sono i centrocampisti, con improbabili tiri da lontano, che Storari puntualmente intercetta, mentre la Juve continua a stare concentrata, così come ordina Conte, cercando il raddoppio nonostante Borriello appaia leggermente fuori dal gioco. Raddoppio che arriva, nel migliore dei modi possibile: Del Piero lancia Borriello in profondità, il pallone rimbalza su Kjaer e ritorna sui piedi del Capitano, che dal limite dell’area cerca e trova l’incrocio dei pali più lontano. Gol pazzesco e stadio in delirio. Finalmente questo tanto agognato primo gol nel nuovo stadio è arrivato, proprio nel giorno del 9° anniversario della morte dell'Avvocato Agnelli. Un segno del destino?
La Juve non si rilassa e non perde la testa, Lamela invece sì. A metà della ripresa l’argentino, a palla lontana, scalcia dritto nei “gioielli” Chiellini, e Banti lo espelle. A questo punto per la Roma è veramente finita, che lascia ai bianconeri la possibilità di centrare il terzo gol. Ci provano Estigarribia, quest’oggi scatenato sulla fascia sinistra, Matri più volte, ma è sfortunato, e Quagliarella, che colpisce una traversa a portiere battuto. Dopo tanti tentativi, l’attaccante di Castellammare di Stabia, che oggi indossava una maschera di protezione sul volto, mette un pallone in mezzo sul quale non arriva Matri, anticipato da Kjaer che segna un irrisorio autogol. Oltre al danno la beffa, per una Roma che esce a testa bassa dal nuovo stadio di proprietà bianconera.
Dopo le partite con Siena, Fiorentina, Lazio e Novara, la Juve vince anche questa sfida indossando la casacca rosa, che a quanto pare porta fortuna. L’unica sfida non vinta, è stata quella al Friuli contro l’Udinese. Sarà curioso sapere con quale divisa giocherà la semifinale contro la vincente di Milan-Lazio, in una semifinale, la cui posta in gioco, è molto importante.

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