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domenica 22 gennaio 2012

Cinic-Inter


Alla squadra di Reja non porta bene andare in vantaggio a San Siro contro l’inter; come l’anno scorso, quando andò in vantaggio con Zarate, una Lazio mai doma si è fatta rimontare per 2 a 1 e ha incassato la sconfitta.
Se il partner d’attacco di Klose, Cissé, sta lentamente finendo nel dimenticatoio, c’è sicuramente un motivo che non dipende da lui, e si chiama Tommaso Rocchi, o meglio, l’ immortalità di colui che illude tutti i tifosi laziali. E’ lui che a 34 anni suonati riesce ancora a inventarsi sempre nuovi gol e a trascinare la squadra; se non segna Klose, segna lui. Infatti stasera la Lazio era passata in vantaggio con una grande girata dell’attaccante  veneziano, che aveva fatto passare il pallone sotto le gambe di Lucio, ma l’Inter più cinica che si è mai vista, nonostante il pallino del gioco lo mantenessero sempre gli ospiti, riesce a pareggiare al 44’ grazie a Milito che di sinistro piega le mani di Marchetti, dopo uno stupendo uno-due con Alvarez. Questo è il momento di svolta della gara: l’Inter riprende confidenza e quando torna dagli spogliatoi con Sneijder e Obi in più rispetto al primo tempo, riesce a mantenere la gara su ritmi non troppo alti e a pungere nell’unica occasione che gli si presenta davanti: rilancio di testa di Lucio dalla metà-campo, la difesa celeste si addormenta e Pazzini, partito in leggero fuorigioco, con il pallone che gli rimbalza alto, trova un pallonetto perfetto che non lascia scampo a Marchetti. A questo punto l’Inter si trova nella condizione in cui più si esalta, ovvero passare in vantaggio e cercare di mantenerlo. Gli ospiti ci provano fino alla fine, mai demeritando di vincere, o quanto meno di pareggiare, e hanno anche qualcosa da recriminare, in quanto a dieci minuti dalla fine, su calcio d’angolo di Ledesma, Lucio interviene nettamente con un braccio; tutto lo stadio se ne accorge, tranne l’arbitro, che fa proseguire. Dopo il palo colpito da Rocchi nel primo tempo, oltre alla sfortuna, neanche Rizzoli sembra aiutare la Lazio. In più, anche i collaboratori di Reja si sbagliano facendo entrare Konkò per Gonzalez anziché per Mauri, facendo infuriare l’allenatore. 
Dopo tre minuti di arrembaggio finale l’Inter vince e sorpassa la Lazio raggiungendo così il quarto posto. L’anno scorso al giro di boa l’Inter aveva 35 punti, quest’anno ne ha altrettanti, Moratti non ha nulla da recriminare, anzi.

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