Alla squadra di Reja non porta bene andare in vantaggio a
San Siro contro l’inter; come l’anno scorso, quando andò in vantaggio con
Zarate, una Lazio mai doma si è fatta rimontare per 2 a 1 e ha incassato la
sconfitta.
Se il partner d’attacco di Klose, Cissé, sta lentamente
finendo nel dimenticatoio, c’è sicuramente un motivo che non dipende da lui, e
si chiama Tommaso Rocchi, o meglio, l’ immortalità di colui che illude tutti i tifosi laziali. E’
lui che a 34 anni suonati riesce ancora a inventarsi sempre nuovi gol e a
trascinare la squadra; se non segna Klose, segna lui. Infatti stasera la Lazio
era passata in vantaggio con una grande girata dell’attaccante veneziano, che aveva fatto passare il pallone
sotto le gambe di Lucio, ma l’Inter più cinica che si è mai vista, nonostante
il pallino del gioco lo mantenessero sempre gli ospiti, riesce a pareggiare al
44’ grazie a Milito che di sinistro piega le mani di Marchetti, dopo uno
stupendo uno-due con Alvarez. Questo è il momento di svolta della gara: l’Inter
riprende confidenza e quando torna dagli spogliatoi con Sneijder e Obi in più
rispetto al primo tempo, riesce a mantenere la gara su ritmi non troppo alti e
a pungere nell’unica occasione che gli si presenta davanti: rilancio di testa di Lucio
dalla metà-campo, la difesa celeste si addormenta e Pazzini, partito in leggero
fuorigioco, con il pallone che gli rimbalza alto, trova un pallonetto perfetto
che non lascia scampo a Marchetti. A questo punto l’Inter si trova nella
condizione in cui più si esalta, ovvero passare in vantaggio e cercare di mantenerlo. Gli
ospiti ci provano fino alla fine, mai demeritando di vincere, o quanto meno di
pareggiare, e hanno anche qualcosa da recriminare, in quanto a dieci minuti
dalla fine, su calcio d’angolo di Ledesma, Lucio interviene nettamente con un
braccio; tutto lo stadio se ne accorge, tranne l’arbitro, che fa proseguire.
Dopo il palo colpito da Rocchi nel primo tempo, oltre alla sfortuna, neanche
Rizzoli sembra aiutare la Lazio. In più, anche i collaboratori di Reja si
sbagliano facendo entrare Konkò per Gonzalez anziché per Mauri, facendo
infuriare l’allenatore.
Dopo tre minuti di arrembaggio finale l’Inter vince e
sorpassa la Lazio raggiungendo così il quarto posto. L’anno scorso al giro di
boa l’Inter aveva 35 punti, quest’anno ne ha altrettanti, Moratti non ha nulla
da recriminare, anzi.
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