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martedì 6 marzo 2012

"Vacanze londinesi"


Abbiati fa il miracolo su Van Persie. Afp
Che cosa c’è in comune tra Istanbul e La Coruña? Nulla, geograficamente parlando. In termini calcistici invece, queste due città evocano ricordi assai amari per i tifosi milanisti. Ad Istanbul il Milan perse una finale di Champions contro il Liverpool, dopo essere stato in vantaggio di tre reti a zero; nella città spagnola invece, dopo aver vinto 4-1 a San Siro all’andata, i rossoneri persero per 4-0 dicendo così addio alla coppa delle grandi orecchie. Non è andata così stasera, ma poco ci è mancato che a questa “particolare” lista non andasse aggiunta anche la voce <<Londra>>.
15 Febbraio 2012: Il Milan, dopo aver pescato l’Arsenal come avversaria degli ottavi di Champions League, stravince la partita di andata, imponendo ai ragazzi di Wenger un rotondo 4-0, sinonimo di “tornate in Inghilterra, questo è il nostro anno”. Così hanno fatto gli inglesi, che però, con astuto silenzio e presunta rassegnazione, hanno preparato la partita di ritorno nel migliore dei modi.
6 Marzo 2012: In perfetto stile inglese, lo stadio Emirates è pieno in occasione del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Milan, nonostante la sonora sconfitta subita. Mezza Londra ci crede (possiamo credere che i tifosi di Chelsea e Tottenham “gufassero” contro) e, a ragione, si illude quel tanto che basta per rendere una serata indimenticabile. La fresca brezza londinese spazza via i brutti pensieri dall’armata bianco-rossa, che scende in campo armato di buona volontà e una grinta inesistente, solamente qualche settimana prima.
Subito Koscielny, 20 minuti dopo, un rinato Rosicky, e poco prima dell’intervallo Van Persie su calcio di rigore. 3-0; questo è il primo tempo, niente di più, niente di meno. Giocatori onnipresenti (Rosicky, Song..) e altri fantasmi  veri e propri (Nocerino, El Shaarawy..).
Doveva essere una “vacanza londinese”, ma bastano due tocchi di magia francese che questo dolce limbo europeo si trasforma nel peggiore degli inferni, solo che al posto delle fiamme ci sono sciarpe bianche e rosse, e al posto dei dannati, irriducibili tifosi fedeli al proprio credo. Ecco che tornano i brutti ricordi ai tifosi rossoneri, ormai assenti da troppo tempo dall’esclusiva lista di Top 8 Europea, ma al rientro in campo le parole di Allegri si fanno sentire: il Milan gioca più ordinato, buone ripartenze fruttano anche più di un match-point, tutti puntualmente sprecati, oltre all’imprescindibile ed onnipotente Ibrahimovic. Il girone dei suicidi dista solo un passo: se non ci fosse stato il miracoloso Abbiati (al quale andrebbe dedicato il Duomo) che salva un gol praticamente già fatto di Van Persie, saremmo qui a parlare dell’ennesima beffa rossonera. Invece non è così, Allegri e tutti i tifosi rossoneri nel mondo perdono parecchi chili e capelli, ma alla fine il Milan strappa un 3-0 (sì, sembra strano da dire..) che potrebbe valere una stagione. Tanto di cappello ad entrambe le squadre, “non tutto il male vien per nuocere” starà predicando Galliani..

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